Terni

Terni-Anfiteatro

Tra gli insediamenti  spicca per rilevanza l’imponente santuario, edificato nel VI secolo sulla sommità di Monte Torre Maggiore, e successivamente monumentalizzato in epoca romana. La città romana, che occupava la stessa area in cui sorge l’odierna Terni, è delimitata da una cinta muraria, risalente al III sec. a.C., di cui restano abbondanti tracce. L’anfiteatro, parzialmente conservato e databile, secondo un’iscrizione, al 32 d.C., è il monumento più importante della città. Poco lontano sorge il teatro, le cui strutture appaiono leggibili dall’andamento degli edifici che lo inglobano. Scavi recenti hanno inoltre messo in luce numerose tracce di strutture pertinenti ad opere pubbliche e private.

Oltre alla posizione geografica, il toponimo romano Interamna Nahars, l’odierna Terni, si ricollega all’etnia Naharkus, popolo umbro stanziato nella conca ternana e ricordato dalle tavole eugubine. Il centro, menzionato da numerose fonti letterarie ed epigrafi, è caratterizzato da abbondanza d’acqua, terreni fertili e importanti vie naturali di comunicazione, atte a favorire l’insediamento umano, attestato fin dalla preistoria in tutta la conca ternana. Le valli fluviali del Nera, Serra e Velino consentono inoltre i collegamenti con i territori dell’Italia centrale adriatica, la Sabina Tiberina, le valli del Tevere, l’Etruria meridionale e Roma.
L’età del Bronzo medio (XVI–XIII sec. a.C.) è segnata da un’attività pastorale, di tipo transumante, punteggiata da ripari in capanne e grotte. La conseguente attività casearia è testimoniata dai vari manufatti ceramici, ad essa connessi, rinvenuti presso Titignano, Avigliano Umbro e Narni.
Con gli inizi dell’età del Ferro (X sec. a.C.), il territorio accresce la propria importanza, come attestato dalla grande necropoli delle Acciaierie. In questo periodo si afferma un modello di insediamento stabile ed organizzato, supporto fondamentale per lo sviluppo della cultura ternana, una delle più importanti dell’Italia protostorica.

L’avvento della cultura orientalizzante (VII sec. a.C.) accentua un successivo sviluppo dell’area, confermato dai dati archeologici provenienti dalle ricche necropoli di S. Pietro in Campo ed ex poligrafico Alterocca. I più recenti scavi, in località Maratta Bassa ed in contesto urbano, hanno confermato un processo di proto urbanizzazione, decisamente precoce rispetto ad altre realtà umbre. Nella fascia montana si sviluppa anche un articolato sistema d’insediamenti d’altura, il più rilevante dei quali, S. Erasmo di Cesi, presenta una vasta cinta di mura poligonali. Ma il centro politico religioso dell’intero sistema appare il santuario di Monte Torre Maggiore, sorto nel VI sec. a.C.
Il territorio ternano entra precocemente nell’influenza romana, quando questa, nella seconda metà del IV sec. a.C., pianifica la conquista dell’Italia centro-orientale. La successiva fondazione di colonie e l’apertura della Via Flaminia nel 220 a.C. segnano la definitiva sottomissione delle genti umbre al potere di Roma.
Molti materiali rinvenuti nel territorio sono esposti nel museo archeologico cittadino.